Primavera, quarantena e Medicina Tradizionale Cinese

Chi di voi mi conosce e mi segue da un po’ sa che come filosofia di base per la mia pratica professionale utilizzo la Medicina Tradizionale Cinese. Trovo i suoi principi e la sua clinica assolutamente coerenti e lineari!  
Questo è dato dal fatto che la MTC nasce dall’osservazione dei fenomeni naturali… Gli antichi cinesi, osservando la natura, hanno capito che tutto l’universo si regge sull’equilibrio di due energie complementari e opposte: lo Yin e lo Yang. La combinazione di queste energie dà vita a tutti i fenomeni naturali… comprese le stagioni!
 
La Primavera, stagione nella quale ci troviamo, è il momento in cui si abbandona l’Inverno, quindi diminuisce l’energia Yin e cresce l’energia Yang, verso l’Estate (dove raggiungerà il suo massimo). Il movimento associato a questo tipo di energia è la crescita: immaginiamo una pianta che sta maturando, che dal seme sotto terra emerge, fino a diventare un grande albero.
Questa sensazione è la stessa che viviamo anche noi.
Quanti in questo periodo si sentono rinascere? Ci si sente pieni di vita, di voglia di fare e di iniziativa. Si sente il bisogno di creare qualcosa e di intraprendere nuove strade dopo un periodo di introspezione e riposo.

A causa di questa quarantena però siamo bloccati in casa…
Nel momento in cui la Natura rinasce e riprende possesso dei suoi spazi noi, che siamo parte di essa, siamo congelati in un Autunno artificiale.
L’Autunno infatti è la stagione, secondo la MTC, dedicata all’introspezione e alla riflessione, in cui le nostre energie (al contrario dell’Estate) sono orientate verso l’interno piuttosto che verso l’esterno.
 
È chiaro che stiamo soffrendo. Non siamo in armonia con l’Universo e con l’energia di questo periodo.
 
Cosa possiamo fare a riguardo?
 
Possiamo sostenere il nostro fegato.
Secondo la MTC l’organo collegato alla Primavera è infatti il fegato, che in questo momento potrebbe essere in disequilibrio a causa di questa situazione: la sua energia, che dovrebbe essere libera di fluire, potrebbe essere bloccata e avere difficoltà ad esprimersi; potrebbe anche uscire violentemente attraverso uno scoppio di collera o un forte senso di oppressione e frustrazione.
 
Possiamo aiutare l’espressione dell’energia del fegato non eccedendo con cibi di sapore acido: questo sapore infatti ha la capacità di contrarre e portare verso interno l’energia, che invece dovremmo aiutare a fluire. Un leggero sapore acido invece, come per esempio una spruzzata di limone nell’insalata, favorisce il movimento verso l’esterno.
Tra i cibi che aiutano l’espressione del legno (un altro modo per dire “energia del fegato”) abbiamo il sedano, il tarassaco e la cicoria, che lo fortificano ma evitano le espressioni violente e improvvise; utilizzare la menta in cucina può aiutarci se sentiamo un senso di oppressione e un infuso di passiflora può essere utile con l‘irrequietezza.

Questi consigli si dovrebbero aggiungere a una cucina che, soprattutto in questo periodo, dovrebbe essere leggera: cotture al vapore, condimenti a crudo, utilizzo di spezie non eccessivo.
 
Molte volte è sufficiente l’alimentazione per gestire i disturbi energetici, ma se dovesse essere necessario si può aggiungere un integratore fitoterapico a base di tarassaco, carciofo o cardo mariano, stimolanti della funzione digestiva ed epatica e delle funzioni depuranti dell’organismo.
Ma per questo vi consiglio sempre di affidarvi a un professionista… come me!

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