Coppettazione e moxibustione: le tecniche complementari della medicina tradizionale cinese

Come Naturopata parto sempre da una premessa. L’uomo è costituito da diversi piani detti “corpi”, che coesistono e sono interdipendenti: il corpo fisico, il corpo mentale (o psichico) , il corpo emotivo , quello energetico e quello spirituale.

I disturbi possono manifestarsi in ognuno di questi piani e pertanto tutti hanno la stessa importanza ed è necessario che tutti siano in salute e in equilibrio. Ad esempio, un disequilibrio può nascere sul piano emotivo e manifestarsi a livello psichico e fisico o viceversa.

In questo articolo tratterò soprattutto il riequilibrio del piano energetico.

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, che uso come base per la mia pratica professionale, l’intero universo è prodotto da due energie, opposte e complementari, chiamate Yin e Yang. Se una rappresenta l’oscurità, l’altra rappresenta la luce; se una è pesantezza, materialità, profondità, l’altra sarà leggerezza, impalpabilità e superficialità. E così via.

È facile comprendere in quest’ottica come tutti i fenomeni del mondo siano formati da diverse proporzioni di queste due energie, che in effetti danno vita e governano tutto.

Queste forze della natura sono presenti anche all’interno dell’organismo e sottostanno a tutte le sue funzioni.

Insieme a queste energie esiste il Qi, ovvero il “soffio vitale”, che scorre nel corpo umano in canali energetici detti anche meridiani.

Per la Medicina Tradizionale Cinese i disturbi (di qualunque tipo: fisico, emotivo, energetico) sono riconducibili a un disequilibrio energetico e, secondo questa ottica, il riequilibrio porta alla riconquista della salute.

Per raggiungere questo obiettivo si usano diversi strumenti: la fitoterapia, l’alimentazione, l’agopuntura e le tecniche complementari.

Queste ultime sono tecniche che hanno lo scopo di manipolare il Qi per riportarlo all’equilibrio senza invadere il corpo fisico (come può fare l’agopuntura penetrando la pelle con gli aghi).

La moxibustione consiste nella stimolazione dei punti di agopuntura o dei canali energetici per mezzo del calore prodotto dalla combustione di artemisia essiccata, detta moxa.

L’artemisia è una pianta definita “erba dei medici” per le sue proprietà. Essa viene bruciata e poggiata sulla pelle (senza ovviamente produrre una cauterizzazione) o avvicinata al corpo. Grazie al suo calore moderato e penetrante è possibile eliminare il freddo e l’umidità dall’organismo, trattare il dolore, riscaldare i meridiani in generale, regolare la circolazione energetica (del Qi) ma anche quella fisica (del sangue).

Questa tecnica ha molte caratteristiche energetiche di tipo “yang”: utilizza il fuoco, il calore e la stessa pianta dell’artemisia ha delle proprietà yang; l’energia di questo tipo è collegata al dinamismo e al movimento. La moxa apporta queste “informazioni” al corpo ed è per questo molto indicata per tutti quei disturbi derivanti da una “stasi” di qualche tipo (stasi linfatica, amenorrea etc) e anche per i disturbi muscolari e articolari. A livello energetico, ciò che fa è rimettere in circolo il Qi che si è bloccato ed eliminare eventuali fattori patogeni (la Medicina Tradizionale Cinese chiama così alcune cause di disturbi).

La Coppettazione si basa sugli stessi principi: ha lo scopo infatti di muovere anch’essa il Qi bloccato, lavorando sulla dispersione delle energie “perverse”. Se infatti la moxibustione ha più la caratteristica di tonificare (cioè rinforzare) l’energia, la coppettazione tende invece a drenare ciò che è deleterio per l’organismo.

A livello pratico, consiste nell’applicazione sul corpo di coppette di vetro all’interno delle quali si è prima creato il vuoto grazie a una fiamma: le coppe leggermente riscaldate possono essere posizionate su agopunti specifici, lungo il corso dei canali energetici o trascinate in zone del corpo anche ampie. Grazie al vuoto che si è creato, verranno portati in superficie i liquidi, drenati i ristagni (sia energetici che fisici) promuovendo anche il flusso linfatico, disintossicando e rilassando muscoli e connettivo.

Oltre a queste, tra le tecniche complementari della Medicina Tradizionale Cinese, vi sono anche il Guasha e il Fior di prugno detto anche Martelletto.

La potenza di queste tecniche risiede nella possibilità di agire in modo assolutamente non invasivo sul corpo, per ottenere benefici non solo a livello fisico, ma anche sugli aspetti emotivi ed energetici.

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